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Threads arriva in Italia: la sfida di Meta contro X

Threads arriva in Italia: la sfida di Meta contro X

Dopo lunghi mesi di attesa, finalmente anche gli utenti europei avranno la possibilità di sfruttare Threads semplicemente cliccando sull’invito personalizzato che compare nel profilo Instagram di ciascun utente. Questa nuova applicazione è stata ideata da Zuckerberg con l’intento di competere con il social di Elon Musk.

Threads: cos’è e quali caratteristiche presenta

Utilizzata da “appena sotto i 100 milioni di utenti attivi al mese”, come dichiarato dal fondatore e CEO di Meta, Mark Zuckerberg, a ottobre, Threads si configura come un’alternativa a Twitter.

Il funzionamento dell’app è abbastanza semplice. Inizialmente, è necessario scaricare un’applicazione che successivamente sarà collegata al profilo Instagram (per l’Europa, esiste un’opzione alternativa che esamineremo in seguito) o è possibile accedere al sito threads.net.

È possibile condividere messaggi di testo accompagnati da immagini e video, con una limitazione di 500 caratteri, pubblicare link a siti esterni, condurre sondaggi, utilizzare Gif e messaggi vocali.

Sono disponibili gli hashtag # e le menzioni @. In aggiunta, è possibile effettuare il repost e citare i repost, nonché seguire altri profili, proprio come su X, ma con una maggiore estensione di caratteri. Inoltre, è possibile scegliere tra i feed “Per te”, con contenuti selezionati dall’algoritmo, e “Following”, con i thread delle persone seguite in ordine cronologico.

Non è presente una fotocamera integrata, il che significa che le foto e i video devono essere caricati dalla galleria del telefono. Gli audio, d’altro canto, devono essere registrati direttamente dall’app.

Zuckerberg cerca di attirare gli utenti di X offrendo la desiderata possibilità di modificare i propri post entro 5 minuti dalla pubblicazione: mentre su Twitter questa opzione è a pagamento per gli abbonati, su Threads è gratuita.

I motivi del ritardo in Italia e il rispetto delle normative Ue

I cinque mesi di ritardo dal lancio estivo negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in altre nazioni sono stati causati da ciò che la portavoce di Meta, Christine Pai, aveva descritto come “incertezza normativa”. In altre parole, le rigorose normative europee, che vanno dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) al Digital Services Act e, in particolare, al Digital Markets Act. “È stato cruciale per noi prendere il tempo necessario per comprendere il quadro normativo e impegnarci in discussioni con le autorità regolamentari dell’Unione Europea. Ora siamo pronti a introdurre Threads in Europa e crediamo che sia conforme alle attuali normative. Continueremo a interagire con le autorità regolamentari man mano che il panorama normativo si sviluppa”, afferma un portavoce di Meta in una nota inviata al Corriere.

Per adeguare Thread alla conformità, Meta offre agli utenti dell’Unione Europea la possibilità di utilizzarlo in modo (più o meno) indipendente da Instagram. Chi sceglierà di utilizzare l’app in questo modo non avrà la facoltà di pubblicare o commentare contenuti; potrà solamente visualizzare quelli degli altri e, eventualmente, condividerli altrove mediante un link.

Threads riuscirà a prendere il posto di X?

Presupposti e aspettative future

Mark Zuckerberg, nel mese di ottobre, ha esposto la sua ambizione di raggiungere il miliardo di utenti entro pochi anni attraverso Threads. Questa piattaforma ha una connessione diretta con Instagram, frequentato da due miliardi di individui.

Durante il lancio avvenuto a luglio, gli utenti hanno generato oltre 95 milioni di post e hanno espresso il loro apprezzamento con 190 milioni di like entro le prime 24 ore. Attualmente, anche in Italia, è evidente che l’integrazione tra le due applicazioni suscita notevole curiosità, soprattutto tra personaggi famosi, creator e professionisti del settore.

Tuttavia, è fondamentale considerare alcuni aspetti:

1) il testo puro nei social media sembra essere superato, prevedendo che nei cinque anni successivi si sarebbero diffusi principalmente video. L’ascesa di TikTok ha dimostrato la validità di questa prospettiva;

2) Anche nelle sue fasi più floride, Twitter/X ha incontrato difficoltà nella crescita, con soli 245 milioni di utenti attivi quotidianamente a ottobre.

Il focus su post testuali e la pratica del “ripubblica” sollevano la sfida della moderazione a un livello più elevato. Elon Musk, adottando un’approccio incentrato sulla libertà di espressione a tutti i costi, sembra ignorare tali questioni e rischia di alienare gli inserzionisti. Mark Zuckerberg, consapevole delle criticità, ricorda le polemiche del 2016 riguardanti la diffusione di notizie false su Facebook durante le elezioni presidenziali americane.

All’inizio del 2024, Threads introdurrà l’attività dei fact checker terzi già operanti su Facebook e Instagram, tra cui in Italia Pagella Politica e Facta. Tuttavia, sarà necessario molto altro affinché questa nuova app possa realmente affermarsi come punto di riferimento per le conversazioni pubbliche, come si propone di diventare.

In qualità di web agency a Lecce, siamo entusiasti dell’arrivo di Threads in Italia e della prospettiva di una nuova fase nell’ambito delle interazioni digitali. Questa novità rappresenta una stimolante opportunità per esplorare nuove strategie di presenza online e coinvolgimento degli utenti.

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